Nel 1963 a Torino fui senzaltro il primo a montare il "mangiadischi" per i 45 giri proprio sotto il portaoggetti della mia macchina, a quel tempo una Giulia 1600 SS detta "lo Squalo".
Nel mese di aprile ci vogliono un'altra volta all'Olympia di Parigi per quattro settimane nel cast di "Les idoles des jeunes".
Parto alla volta della capitale francese con un solo disco infilato nel mangiadischi che, alla fine, a forza di ascoltarlo, si consuma e si rovina tutto per i sobbalzi e le curve dei 900 km di strade statali che mi dividono dalla cittą. (A quella epoca le autostrade non esistevano ancora).
Il disco in questione era Telstar dei Tornados un HIT del 1962 #1 negli USA e UK per diversi mesi e ascoltato in tutto il mondo.
Arrivato in teatro per le prove il giorno dopo sulla luminosa all'ingresso principale accanto al nostro nome che cosa vedo? Non ci potevo credere! I Tornados. I miei idoli, altro che "Les idoles des jeunes".
Strinsi subito amicizia con il batterista Clem Cattini (si! un anglo-ita) e con il bassista Heinz Burt un biondissimo inglese di origini tedesche.
Inutile dire che passai due settimane fra le quinte del teatro tutte le sere ad ascoltare i loro brani dal vivo.
Altro che mangiadischi!

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Bruno Martino - T'aspettero' da me Johnny Hallyday - Quanto t'amo
Mina - Tintarella di Luna Nicholas Brothers - Ballerini acrobatici
  Sacha Distel - La belle vie
  The Tornados - Telstar
  Petula Clark - Down Town
  Claude Francois - Belles! Belles! Belles